Bruciatore Bistadio o Modulante

Gentile Cliente, sei interessato alla sistemazione della tua Centrale Termica?

…Hai un’ impianto sopra i 35 KW alimentato a gasolio o ad olio combustibile e finalmente hai deciso di dare una svolta ai tuoi consumi?….Bene!….Ora comincerai a darti giustamente da fare per valutare cosa può offrire il mercato.

Dal mio punto di vista, la prima cosa da valutare non è quanto vuoi spendere, ma quanto vuoi risparmiare!

…E già, non è vero che tutti i prodotti sono uguali e spesso, troppo spesso l’idraulico piuttosto che il venditore, ti propongono una soluzione che porta più interesse a loro che a te!

In un mercato complesso e vario come quello della termotecnica, non è sufficiente considerare la spesa fine a se stessa, bensì bisogna ragionare in un ottica di utilizzo, dove il prodotto ottimale deve essere valutato tecnicamente considerando un insieme di fattori che messi assieme ti possono garantire un notevole risparmio energetico e di conseguenza economico.

…Il passaggio da un combustibile liquido a uno gassoso, non prevede necessariamente la sostituzione della caldaia, a meno che questa non sia datata o particolarmente malconcia.

La sola sostituzione del bruciatore tuttavia non è così banale come può sembrare.

Esiste una differenza abissale fra la scelta di un bruciatore bistadio e uno modulante.

 

 

 

 

N.B.: Nelle fotografie che riporto come esempio, considero due prodotti di mia approfondita conoscenza. Potevo tranquillamente postarne molti altri.

Chiaramente il prezzo d’acquisto fra un bruciatore Bistadio e uno Modulante esiste, non si può negarlo, tuttavia ritengo che la differenza di costo venga abbondantemente armortizzata in brevi periodi di funzionamento.
Prendiamo in esame per esempio il funzionamento in un condominio medio grande, dove nell’arco della giornata fra produzione di acqua calda e riscaldamento le ore di funzionamento sono veramente parecchie.
Provate ad immaginare come si comporterebbe un bruciatore Bistadio durante il suo ciclo di vavoro:
1) Accensione alla minima potenza
2) Quasi immediato passaggio alla massima potenza
3) Relativo incremento della temperatura dell’acqua riscaldata fino al raggiungimento della soglia impostata dal termostato di “scambio”
4) Ritorno alla minima potenza
5) Raggiungimento temperatura impostata
6) Spegnimento impianto
Nello stesso modo valutiamo come si comporterebbe un bruciatore Modulante durante il suo ciclo di lavoro nella medesima tipologia di applicazione:
1) Accensione alla minima potenza
2) Graduale aumento step by step della potenza
3) Raggiungimento della potenza massima (se necessario, quindi in particolar modo ad impianto freddo e non ad impianto caldo)
4) Riparzializzazione del carico in base al segnale ricevuto dalla sonda di rilevamento temperatura
5) Adattamento continuo della potenza in base alle richieste di calore
6) Costanza di funzionamento per la gran parte della giornata
Per mia esperienza personale, l’applicazione di un bruciatore Modulante (attenzione che un bruciatore Modulante per modulare deve essere accoppiato ad una centralina di termoregolazione altrimenti  funzionerebbe solamente come Bistadio progressivo) in un impianto dove era presente un bruciatore Bistadio, migliora notevolmente la combustione in tutta la “scala di funzionamento”, riduce drasticamente il n° di accensioni giornaliere (momento di maggiore inquinamento, sempre che il resto del funzionamento sia decente!!!), garantisce una costanza della temperatura e contemporaneamente lavora per gran parte del suo operato a potenza intermedia.
Tutto questo trasformato in consumi può sicuramente fare una grande differenza.

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